giovedì 29 giugno 2017

Facciamo merenda insieme oggi? - momento dietista

Lo so che questo è un post che aspettavate da tanto, perché lo so quanto ci tenete alla merenda dei vostri piccoli, e so anche quanto difficile sia a volte proporre qualcosa di sano e gustoso che i piccoli possano apprezzare.

Bisogna però fare un distinguo tra i bimbi che iniziano ad assaggiare il primo vero cibo e quelli invece che ormai terminato lo svezzamento possono mangiare qualsiasi cosa.

Inoltre vorrei farvi alcune premesse che vi spiegano il mio punto di vista sul come si possa arrivare a far apprezzare certi cibi ai bambini facendo loro vedere che l'abitudine è insita anche nei grandi. 
Mi spiego meglio, se siete mamme che hanno la possibilità di essere a casa all'ora della merenda è importante che facciate voi per prime merenda con i vostri bimbi, quindi quello che date a loro lo potete anzi "dovete" mangiare anche voi, questo è un pò un principio su cui baso tutta la giornata alimentare mia e delle bambine. Può essere che vostro figlio apprezzi un alimento che magari a voi piace un pò meno, ben venga quindi proporglielo anche se voi non lo mangiate, ma per tutto il resto vale la regola sopra.

Altro fattore molto importante per la merenda è l'orario... a che ora siete abituati a mangiare la merenda? dopo il riposino pomeridiano, dopo l'attività al parco? ecc ...
E' necessario intervallare il pranzo e la cena con una merenda e questa si dovrebbe porre equamente a metà tra i due momenti, questo permette di avere la giusta fame per apprezzare il cibo che verrà proposto e di permettere comunque allo stomaco di processarlo in tempo per il prossimo momento pasto della cena.
Se ad esempio avete pranzato alle 12 e per vari motivi consumate una merenda verso le 18 e cenate alle 19:30-20 sarà molto probabile che il bambino avrà molta fame all'ora della merenda con la conseguenza che mangerà in abbondanza chiedendo più del dovuto e finendo per non avere più fame per la cena per poi magari all'ora della nanna chiedere cibo per compensare nuovamente la fame.
Questo circolo vizioso poi porta a mangiare una quantità di cibo prima di addormentarsi che farà si che a colazione il bambino non avrà lo stimolo della fame.

Quindi ricapitolando i due fattori da tenere bene in mente sono:

  • ORARIO DELLA MERENDA
  • QUANTITA' DI ALIMENTI PROPOSTI (se si esagera con una merenda troppo energetica si rischia di azzerare la fame in vista della cena)
E' importante per il bambino, ma anche per un adulto, riconoscere lo stimolo della fame e della sazietà, questo si attua solamente facendo attenzione al cibo proposto e alle dosi, non distogliendo l'attenzione al momento del pasto con la visione di cartoni o supporti visivi tecnologici che non permettono al cervello di lavorare correttamente sugli stimoli sopra descritti.

Partiamo con la merenda dei piccoli che iniziano ad assaporare i primi cibi.
In linea generale vi consiglio un bellissimo libro di Marco Bianchi "Noi ci vogliamo bene" che vi darà innanzitutto una panoramica generale su moltissimi concetti di alimentazione, trattati in modo scientifico e quindi sostenuti da studi di settore. Marco nel suo libro parla dell'alimentazione in gravidanza e delle prime tappe dello svezzamento, ci sono moltissime ricette interessanti e davvero stimolanti, la cosa che mi piace più di tutto e che le ricette proposte sono sempre in versione bambino e mamma e papà, ed è il concetto che vi avevo fatto presente inizialmente e in cui io credo fermamente da sempre.

La cura e l'attenzione che mettete nell'alimentare dei vostri piccoli è la stessa che dovete mettere nella vostra alimentazione, perché terminato il processo di svezzamento i piccoli mangeranno di fatto come mangerete voi, quindi i vostri errori saranno i loro, le vostre abitudini idem. 
Cercate di intraprendere quindi questo percorso insieme al vostro bambino come un modo per volervi più bene, ne guadagnerà in salute tutta la famiglia.

Se avete scelto uno svezzamento tradizionale (anche se oggi lo svezzamento tradizionale è cambiato rispetto ad un tempo e magari ve ne parlerò in un post approfondendo l'argomento), proponete al bambino una merenda a base di frutta, che può essere cotta oppure fresca ma ovviamente deve essere ridotta in purea perché il bimbo possa deglutirla senza problemi.
Scegliete di base la frutta più matura e meno aspra questo lo aiuterà ad apprezzare il gusto, non è necessario aggiungere zucchero, se la frutta all'assaggio si presenta aspra non è l'aggiunta di zucchero che ne migliorerà il gusto. 
E' importante capire bene questo concetto perché spesso mi capita di ascoltare mamme preoccupate perché i piccoli inizialmente non apprezzano la frutta e per cercare di fargliela comunque mangiare la addizionano di zuccheri vari, questo è un errore molto grave e controproducente perché il bambino oltre ad abituarsi ad un gusto più dolce del dovuto, riceverà una quantità di zuccheri semplici di sicuro maggiore rispetto al suo fabbisogno.
Lo svezzamento di un bimbo è un processo lento e dolce, non ci devono essere forzature, un giorno potrà assaggiare tutto un altro rifiutare e preferire ancora il latte, non abbiate fretta e siate pazienti, i bambini se accompagnati nella scoperta degli alimenti con il giusto modo ci possono letteralmente stupire.

Sulle ricette da proporre in fase di svezzamento ve ne nomino qualcuna ma potete tranquillamente trovarne nel libro di Marco citato sopra:

- Banana schiacciata
- Pera cotta con dattero e avena (questa ricetta è favolosa, il dattero ha la funzione di dolcificare il tutto) 
- Mela cotta o cruda
- Yogurt bianco con aggiunta di frutta fresca o cotta (senza buccia) 
- in linea generale tutta la frutta matura di stagione potete utilizzarla a crudo, frullandola senza buccia o a cotto 

Con i bimbi piccoli che si approcciano per la prima volta al cibo è importante partire da gusti semplici, la frutta è l'ideale perché ricca di vitamine e sali minerali, sceglietela sempre di stagione e matura e proponetegliela così in maniera semplice senza troppi ingredienti perché possano assaporarne il gusto in completa libertà. 
Non fate lo sbaglio di cedere subito ad alimenti più "ricchi" di gusto perché il bambino non mangia, forse non dipende da quello che gli proponete ma dal fatto che semplicemente durante lo svezzamento il bambino tende comunque a preferire il latte rispetto ai nuovi alimenti proposti.
Quindi voi cercate di non avere fretta e soprattutto di non proporre alternative non salutari, questo per evitare che il bambino si abitui fin da subito a gusti troppo forti e ricchi di sapore che ovviamente non gli faranno più apprezzare il gusto degli alimenti al naturale.

Per i bimbi più grandi invece si apre un mondo di infinite possibilità ...
Ma prima di parlarvi della merenda dei più grandicelli è bene che vi dica che per loro è importante che il processo di preparazione della merenda sia fatto in "condivisione" quindi il mio consiglio è:
  • Portate i vostri figli a fare la spesa con voi, lo so che può essere faticoso, e non dico di farlo ogni giorno ma almeno una volta alla settimana, scegliete con loro gli alimenti per la merenda, cercando di spiegar loro con storie semplici il perché delle vostre scelte, fate mettere nel carrello la frutta per la merenda e si sentiranno parte del processo e più invogliati poi nel mangiarla.
  • Ho portato fin da subito le mie figlie con me al supermercato, non è stato facile e tutt'ora non è semplice, perché sono due e vogliono correre di qua e di la alla scoperta del fantastico mondo dei prodotti alimentari, però ad oggi dopo due anni e mezzo sono diventate bravissime e mi seguono e mi aiutano in un modo così "da grandi" che mi fa capire che la costanza e la perseveranza dell'inizio ha portato i risultati voluti.
  • Preparate la merenda sempre con i vostri bimbi, potete decidere di far mettere loro i pezzi di frutta nel piatto, oppure potete farvi aiutare nella preparazione di un frullato, insomma in tutti i passaggi coinvolgeteli al pari delle loro capacità si sentiranno "grandi" ad aver preparato la merenda con voi.



Quindi cosa prepariamo per la merenda oggi?

  1. una macedonia di frutta con la frutta che più preferite ci sono talmente tante combinazioni che potete fare che davvero qui la fantasia non ha limiti, perché la macedonia non deve essere intesa come il classico mix banana, mela, fragole ma si può davvero optare per mix diversi di volta in volta, fate attenzione alla scelta dei colori, delle consistenze, ma giocate con loro nel proporre il tutto sempre in chiave diversa.
  2. formine di frutta, di fatto sempre frutta è però magari potete tagliare a fette circolari un anguria o un melone o altra frutta e ritagliare con formine tipo quelle per i biscotti tanti piccoli personaggi di frutta, ovviamente la frutta che avanza la potete utilizzare voi per farvi un frullato oppure congelarla per preparare il famoso gelato furbo (quello per intenderci che si prepara ghiacciando la frutta con la banana e poi frullandola).
  3. yogurt con frutta fresca o purea di frutta fresca o frutta tipo albicocche, uvetta, datteri disidratata che potete tagliare a piccoli pezzi o frullare, scegliete yogurt bianco (non magro mi raccomando!, ma nemmeno quello di quella famosa marca che fa "l'amore con il sapore" diciamo che forse è più indicato uno yogurt bianco da latte intero e punto) con questa base potete sbizzarrirvi nell'aggiunta della frutta o mix di frutta e magari anche un cucchiaino di crema di mandorle o di miele per arricchire il tutto.
  4. yogurt con frutta secca ridotta in briciole e qualche fiocco di cereali integrali (avena, orzo, riso, frumento, farro, ecc, attenzione però i fiocchi per risultare digeribili devono essere ammollati in acqua o latte o nello yogurt almeno una mezz'ora prima oppure tostati al forno o in padella)
  5. una fetta di torta fatta in casa (magari una semplice non troppo ricca di ingredienti, da dare comunque non più di una volta a settimana)
  6. del pane comune o integrale (senza grassi aggiunti) con un velo di marmellata, o ricotta e marmellata, oppure crema di mandorle, crema di nocciole (ma di buona qualità mi raccomando), o perché no crema di fagioli cannellini e tonno (ricetta mitica di marco bianchi) questo per chi ama il gusto salato, oppure spalmate il pane con dello stracchino, un pò di tonno, del pomodoro e un acciuga... lo so può farvi ridere un abbinamento del genere ma ci sono bambini che decisamente sono portati per il gusto salato e allora anche per loro vanno create della valide alternative sane
  7. una piccola fetta di focaccia con del prosciutto crudo (ma che sia di buona qualità preparata in panificio), mi raccomando la quantità non esagerate altrimenti anche in questo caso potreste compromettere la fame della cena, e comunque non più di una volta a settimana.
  8. un piccolo gelato alla frutta, qui potete scegliere di prepararlo voi (vedi ricette dei post precedenti) oppure scegliere un gelato buono di gelateria, ma attenzione alla quantità, una pallina è più che sufficiente, anche in questo caso la frequenza è da limitare a una due volte a settimana
  9. pop corn preparati in casa (ne basta una piccola manciata per fare la porzione) senza aggiunta di olio o sale.
  10. un bicchiere di latte vegetale addizionato con della frutta fresca frullata a scelta, divertitevi a scegliere di che colore far diventare il latte, ad esempio se mettete i mirtilli diventerà un bel viola blu, se invece usate le fragole diventerà rosa e via così ai bambini piace il frullato che diventa magico...
  11. finti gelati di banana (questa ricetta la potete trovare qui, anche se io opziono solo la versione con copertura di cioccolato fondente e granella di nocciole, il resto vi direi di no ... scusate ma la Dietista che è in me prende sempre e comunque il sopravvento) ovviamente questa è una merenda da proporre saltuariamente diciamo una media di una ogni due settimane.
  12. pizzette fatte in casa oppure potete provare questa soluzione qui
  13. della castagne cotte (queste per il periodo prettamente invernale)
  14. una manciata di frutta disidratata uvetta, mirtilli, prugne, datteri (ho scoperto da poco i datteri medjoul e devo ammettere che è tutto un altro mondo al confronto dei datteri normali che tutti noi conosciamo) ecc però attenzione agli ingredienti non ci deve essere zucchero aggiunto (le mie figlie ad esempio gradiscono moltissimo l'uvetta e i mirtilli  ma cerco di limitarne comunque il consumo e capisco che per loro che non assumono zuccheri di altra natura questi alimenti siano paragonabili ad un dolce buonissimo)
  15. una fetta di pane con purea di avocado e il succo di lime o limone... questa è decisamente una merenda di moda ultimamente però se ai vostri figli piace potete anche provare a proporla una volta a settimana
  16.  ....to be continued
nb: le merende a base di frutta sono da inserire più volte nell'arco della settimana, per le altre tipologie non più di due volte a settimana.

Come avete letto il post continuerà, ho intenzione infatti di chiuderlo qui per il momento ma di aggiungere di volta in volta idee e suggerimenti che mi darete direttamente voi, io ne vaglierò la bontà e deciderò se inserirli nella top ten (anche se qui il ten l'abbiamo superato da un pò).

Dimenticavo inoltre una cosa importante, i bambini spesso si "dimenticano" di bere, il momento della merenda come quello dei pasti è indispensabile quindi per apportare oltre che calorie e principi nutritivi anche liquidi, vi consiglio quindi di dare loro:

  1. in primis acqua possibilmente non troppo fredda soprattutto in estate quando la tendenza è quella di berla da frigo.
  2. potete anche dar loro il succo spremuto di un'arancia (badate bene che ho scritto un'arancia, so che la dose può sembrare poca ma di fatto è come se deste loro un frutto intero le calorie sono quelle quindi non va data una dose maggiore, al massimo allungate un pò con acqua e comunque se ha ancora sete il secondo giro si fa con acqua e basta), oltre all'arancia potete anche spremere i mandarini il gusto è più dolce in questo caso la dose è 3 mandarini spremuti, e se invece come le mie figlie anche i vostri bambini amano il gusto un pò aspro andranno pazzi per il pompelmo, alle mie figlie do il succo di mezzo pompelmo allungato con acqua spesso a colazione.
  3. tisane calde o fredde ai bimbi piacciono molto quelle alla pesca, ai frutti di bosco, alla ciliegia, provate a darle anche fredde in questo periodo di caldo sono davvero una delizia
in linea generale però mi sento di consigliarvi di bilanciare bene tra merenda e liquidi, nel caso dell'acqua non ci sono limitazioni mai, ma per gli altri suggerimenti vi consiglio di non proporli troppo spesso al posto dell'acqua, rischiate infatti che i piccoli anche in questo caso si abituino a liquidi con un sapore e li preferiscano all'acqua che deve comunque rimanere la bevanda predominante.

Come avrete notato non ho elencato nella merenda i succhi industriali perché ritengo che siano prodotti con un gusto troppo forte per i piccoli, molto dolci al palato e rischiano come sempre di falsare le abitudini al gusto.
Io non li ho mai acquistati ne dati alle mie figlie e credo continueremo senza, non è necessario dare il succo e non è un valore aggiunto alla merenda anzi....


Aspetto dunque i vostri consigli e suggerimenti e soprattutto fatemi sapere se siete riuscite a cambiare almeno un pò le abitudini alimentari dei vostri piccoli.



Io vi saluto e vi auguro una sana alimentazione ricca di gusto e salute
Verdiana



giovedì 1 giugno 2017

Breastfeeding Twins


Quella che voglio raccontare oggi è una storia, una storia che parla di amore e latte...
Una storia che parte dal lontano, da quando ancora non sapevo che sarei diventata mamma.



Ho sognato così tante volte di diventare mamma che alla fine pensavo sarebbe rimasto tutto solo un sogno, non mi sono mai chiesta che mamma sarei stata, non osavo più nemmeno immaginarlo, è per questo che quando sono nate le mie figlie mai mi sarei aspettata nemmeno di allattarle.... loro erano due... io ero una come avrei potuto farlo?

Ma a volte la realtà super di gran lunga il sogno e quello che ho capito diventando mamma è che alcune cose capitano e non lo sai nemmeno tu il perché ma se ti guardi indietro e rivedi tutto quello che hai vissuto non puoi non pensare che sia stato davvero grandioso.

Le mie figlie sono nate il 3 dicembre 2014, sono nate premature alla 30 esima settimana di gestazione, pesavano poco più di un pacco di farina, non le ho viste nascere, le ho potute toccare solo attraverso un vetro dopo più di 24 ore, le ho prese in braccio solo dopo più di una settimana.

Non ho mai pensato che sarei davvero stata in grado di allattare le mie figlie e men che meno di riuscire a farlo attraverso una macchina, il tiralatte.
Ricordo perfettamente che dopo la prima settimana le bambine hanno cominciato a mangiare il mio latte attraverso il sondino naso-gastrico, la quantità la ricordo perfettamente 4 g ogni 3 ore....subito diventati 8 g e giorno per giorno quella quantità cresceva piano piano sempre di più.
Il tiralatte da subito è diventato il mio più grande amico, il mio alleato, non l'ho mai odiato anzi lo ringraziavo ogni tre ore puntuale come un orologio giorno e notte lui era li ad aspettarmi, lui non mancava mai agli appuntamento e io nemmeno, lo portavo sempre con me nello zaino, in ospedale, a pranzo dai miei, ovunque io andassi lui era sempre con me, siamo stati talmente in simbiosi che i primi tempi con le bimbe a casa forse ero più felice di avere lui accanto che le bambine per il semplice motivo che le bambine non sapevo ancora come gestirle mentre lui era indispensabile per alleviare la "pressione" (le mamme che allattano sanno di cosa parlo).

Ho avuto i miei momenti no, e non sono stati pochi, ingorghi, dolore, ansia da prestazione.... dovevo produrre per due e dovevo farcela, questo  mi ero messa in testa e questo ho fatto.
Mi sono sempre sentita come se stessi viaggiando su un treno ad alta velocità, se anche solo pensavo di potermi fermare dovevo farlo scendendo dal treno in corsa e mi sarei dunque fatta male, tanto valeva rischiare di correre e al massimo deragliare...ma quello non è successo ....
Sono andata avanti e sono arrivata fino ad oggi passando per tutte le fasi che chi allatta conosce, dentizione, giochi non proprio simpatici che ai bimbi piace fare mentre ciucciano, ecc insomma allattare un neonato è una cosa farlo dopo l'anno di vita implica tutta una serie di dinamiche diverse che io ho imparato a conoscere e se considerate che il mio era un allattamento doppio potete anche solo immaginare come certe cose possano essere state amplificate al quadrato.

Per me dare il mio latte alle mie bimbe sopratutto quando erano ancora in ospedale è stato come dare loro un pezzo di me, donargli la forza, renderle invincibili.... io mi sentivo bene perché avevo questa irreale convinzione di poter fare la differenza, la verità lo sappiamo bene però è un altra, non è tanto il tipo di latte a fare la differenza tra la vita e la morte per chi come me è credente sa bene che siamo nelle mani di Dio sempre, ma ognuno in questa vita vuole sentirsi padrone del proprio destino e io volevo disperatamente essere d'aiuto alle mie figlie.
Una volta arrivate a casa le bambine erano comunque ancora molto piccole pesavano appena 2 kg, a 4 mesi di vita non avevano ancora raggiunto il peso di un neonato a termine. 
Verso la fine del 4 mese però avevano raggiunto una certa forza e allora gradualmente è cominciato il mio percorso di allattamento (prima e durante ho sempre e comunque usato il tiralatte ogni 3 ore esatte).

Poi ad un certo punto siamo arrivate ad un bivio, eravamo vicine ai 5 mesi e poi ci sarebbe stato l'inizio lento e graduale dello svezzamento, tutti mi dicevano "hai già fatto tanto, adesso puoi anche mollare non serve che le allatti, non serve che inizi questa strada, diamogli il biberon e basta, e poi sono due non puoi farcela".
Ma io avevo dato loro il mio latte fino ad allora significava che il mio corpo era stato in grado di farlo, io ero stata in grado di farlo, perché smettere proprio ora che avrei potuto finalmente riappropriarmi di quel famoso contatto fisico speciale di cui avevo solo sentito parlare.
Il mio corpo me lo diceva chiaramente che il latte c'era, fermarsi avrebbe anche questa volta voluto dire scendere da  un treno in corsa, scelsi di rimanere.

Non è stata una scelta, è semplicemente stato un proseguimento di quello che avevo iniziato, non dico di averci creduto da subito, mi ripetevo infatti spesso e volentieri "se va bene altrimenti hai già fatto tanto" e me lo sono ripetuta talmente tante volte che ero così tranquilla che mi sono permessa di buttarmi e provare.

A 5 mesi le mie figlie hanno iniziato il loro vero allattamento al seno, quello che nella maggior parte dei bimbi è l'inizio dello svezzamento per loro e per me è invece stato un lento e progressivo avvicinamento.
Le mie bimbe dopo 5 mesi di biberon (con il mio latte) mi hanno fatto un enorme regalo la capacità di suzione al seno, Lucrezia fin da subito bravissima, Rachele un pò meno ma lei è sempre stata una grande mangiona e quindi più vorace, l'idea del seno le piaceva si vedeva, forse un po' meno l'idea di dover faticare per far scendere il latte, ma si è abituata decisamente in fretta.

Ho ricordi nebulosi di quel periodo, è successo tutto in fretta eppure se mi guardo indietro e provo a rivedermi li in quel divano ad allattare le mie figlie mi sembra di sentirla ancora quella sensazione di tempo sospeso, quei giorni tutti uguali e infiniti, la sensazione di non muoversi di un millimetro in realtà stavamo facendo grandi passi verso il futuro io e loro.




Abbiamo vissuto in simbiosi per tanto tempo io e le mie figlie, in quel momento tutto nostro, dove il mondo poteva continuare a girare ma noi eravamo li tutte e tre strette in un'unico abbraccio perso nel tempo.

Ma come in ogni fase della vita ad un certo punto arriva il momento di fermarsi, questa volta il treno l'ho visto rallentare, prima da velocissimo a veloce e poi negli ultimi mesi sempre più lentamente, sapevo che avrei potuto fermarlo, che questa volta non mi sarei fatta del male, ma non riuscivo a trovare il modo e il momento per smettere.

Si smettere di allattare. Sembra facile, sembra scontato, sembra la scelta più giusta direbbero in tanti.
La verità è che ti ci devi trovare dentro per capire appieno cosa succede tra una mamma e il suo bambino. Le mie figlie lo chiedevano, con rabbia a volte, con insistenza, tra le lacrime... lo chiedevano e io soprattuto negli ultimi mesi a fatica davo loro quell'abbraccio che calmava tutto che le addolciva, che le cullava.
Al tempo stesso però io ero cambiata, nervosa, desiderosa di andare, di scappare... non so cosa sia successo, so solo che ho capito, ho capito che il mio treno si era fermato, io volevo a tutti i costi scendere.
Una serie di vicissitudini personali mi hanno portato ad arrestare bruscamente il nostro allattamento, e così una mattina come tante, una di quelle in cui mi sarei come al solito svegliata e avrei allattato le mie figlie, non le ho allattate, sono uscita di casa presto per delle commissioni, loro si sono risvegliate con i loro papà senza pianti, senza mamma...e li ho capito, ho capito che potevano fare senza, che stavano bene comunque, che dovevamo trovare il modo di fermarci qui, ora e adesso.

In questo percorso sono stati determinanti anche questa volta due figure importantissime per me... mio marito e mia madre che hanno sopperito al mio "allontanamento" rimanendo loro con le mie figlie in quei momenti critici della giornata che andavano a sostituire l'allattamento. 
Non è stato facile, non è stato privo di crisi, più loro che mie...
Io non ho pianto, non ho sentito nostalgia, non ho salutato come se fosse l'ultimo giorno, semplicemente ho chiuso una porta senza pensare di riaprirla e senza nessun ripensamento.

Dopo 27 mesi forse per me era il momento giusto, e me lo conferma il fatto che io mi sia sentita bene quasi subito, come se mi fosse stato tolto un piccolo peso.

E oltre a sentirmi bene io ho visto le mie figlie nel giro di poco cambiare, cambiare in meglio, niente più crisi di pianto, niente più gestioni impossibili, niente di niente.

La sera ci mettiamo tutte e tre nel lettone leggiamo una favola e ci addormentiamo serene con le teste vicine vicine, tra baci, abbracci e mille carezze, questo non era mai successo prima.

Non era più tempo per me, io ero il problema e io dovevo trovare la soluzione, una volta serena io anche le bambine lo sono diventate e così è andata.


Non ho molte foto in cui allatto le mie figlie in tandem, ma ne ho almeno un paio che custodisco gelosamente e decisamente assomigliano molto alle foto sopra, sono però una persona pudica e non potrei quindi postare foto così perciò mi limito a questa fatta lo scorso anno al mare con le mie figlie strette vicino al mio cuore sempre...

Siete più di quanto avrei mai potuto desiderare.



Di questa bellissima esperienza ormai giunta al termine però devo ringraziare tre importanti persone nella mia vita, senza di loro mai e dico mai ci sarei riuscita.
In primis mio marito che ha creduto in me e nel magico potere del mio latte fin da subito, ha fatto in modo che dovessi solo preoccuparmi di quello, si è fatto carico di tutto, dalla gestione della casa, a tutto quello che ruota attorno all'arrivo di due neonate, non mi ha mai e dico mai detto di mollare, mi ha consolato nei momenti di crisi e spronato nei momenti di stanchezza, lui è stata la mia roccia sempre.
Ringraziamento speciale poi va a mia mamma... la nonna.... la super nonna, che fin da subito ha viaggiato in autostrada per raggiungerci (lei che aveva paura delle strade trafficate, si è ritrovata a percorrere la A4 avanti e indietro come prendere un autobus in città...un mito!) senza pensarci un attimo, il giorno dopo aver partorito lei era li con me... mi ha sorretto, mi ha coccolato, mi ha avvolto in un abbraccio così saldo che io non ho mai sentito nemmeno per un momento la sensazione di solitudine che a volte provano le mamme all'inizio, impaurite dalla nuova situazione. Lei per me, per noi c'è sempre stata, e anche lei come mio marito è stata determinante in questo percorso e seppur con qualche dubbio, non mi ha mai e dico mai ostacolata, questo è stato per me il regalo più bello che potesse farmi.
E infine per ultima ma forse avrei dovuto citarla per prima ringrazio Eleonora, mamma di due bellissimi gemelli, se non avessi avuto lei davanti a farmi vedere la strada da prendere, non so se davvero sarei stata in grado di fare una cosa del genere, la verità è che l'ho visto fare a lei e ho pensato che forse potevo riuscirci anche io, diversamente non credo proprio avrei iniziato un impresa del genere.
Si lo so che può sembrare esagerato il termine impresa, ma chi è mamma di gemelli e ha allattato può capire e confermare che di questo si tratta.
Io sono stata fortunata ad avere loro tre al mio fianco, sono stata amata e questo è tutto.
Grazie